giovedì 25 agosto 2011

Revisioni, Riduzioni, Negazioni


"Se il progresso scientifico consiste nell'avvicendarsi
di paradigmi, allora ogni sostenitore di un paradigma e' un
revisionista"

(Valentina Pisanty, I Negazionismi, Storia della Shoah, pp.424)

Revisionista quindi, e' ogni scienziato o storico, che non rimane fermo sulle conoscenze acquisite ma, e' sempre incline a cambiarle, stravolgerle, nel caso fosse necessario. Tuttavia, il termine revisionismo, per alcuni riduzionismo, nella storia contemporanea, viene usato per indicare una corrente di giudizio e critica rispetto ad eventi storici come il fascismo, il nazismo ed in particolare l'Olocausto ebraico.
Vediamo in quale modo i revisionisti partendo da una base storica universalmente accettata, riducono la portata e le responsabilita' del regime nazista, seppur non negando lo sterminio, nel tentativo di banalizzare la Shoah. Secondo l'autore riduzionista Ernst Nolte, le cause ed i morti della Seconda Guerra Mondiale non sono imputabili unicamente alla Germania nazista, cosi' come i campi di concentramento e di sterminio diventerebbero poco piu' che uno dei tanti "orrori" del nostro secolo, negandone cosi' l'unicita'. Il passo successivo , conosciuto con il nome di negazionismo, di questa verita' storica fa carta straccia. Per il negazionista-tipo infatti, l'Olocausto non solo e' mai avvenuto, in perfetto stile Protocolli, anzi, le camere a gas addirittura sarebbero state una menzogna, una veria e propria truffa, architettata per la successiva conquista del mondo da parte dell'onnipotente ed onnipresente lobby sionista. False ed inaffidabili risulterebbero dunque le centinaia di testimonianze orali e scritte lasciate dagli ebrei sopravissuti ( secondo alcuni revisionisti, il fatto stesso che siano sopravissuti dimostrerebbe il mancato sterminio). Ottenute con la tortura quelle rilasciate dai nazisti stessi, come l'autobiografico "Kommandanten in Auschwitz" di Rudolf Hoss, comandante del campo di Auschwitz. Dopo la falsificazione dei documenti scritti, il negazionista non manca di sottolineare come anche il materiale fotografico sia truccato; si veda, al proposito, l'autore del cosidetto negazionismo tecnico, l'italiano Carlo Mattogno, ne Il mito dello sterminio ebraico, cosa ne pensa e che conclusioni trae dall'esamina di fotografie aeree che testimonierebbero l'esistenza di ciminiere e camere a gas ad Auschwitz (si noti l'uso della dialettica)
- grassetti e fonti in rosso sono miei -

"Il dilettantismo degli autori si rende evidente [ quando ] riproducono la ben nota fotografia della serie Kamann ( negativo del Museo di Auschwitz n.20995/494 ) che presenta il lato sud del crematorio II [ .. ] e presunta "camera a gas" omicida seminterrata [ .. ] era gia' stata pubblicata da Pressac (1) (2) ( trattasi della riedizione di foto del campo da parte di un progetto multimediale chiamato "Destinazione Auschwitz" (3) ) [ .. ]
lo studio migliore della storiografia ufficiale sulla questione dei presunti "camini" [ .. ] e' stato pubblicato dal ricercatore americano Charles D. Provan (4) (5) nel 2000 [.. ] egli si occupa [..] delle fotografie incriminate [ Provan n.d.m. ] ha verificato e accettato le conlcusioni degli studiosi revisionisti come Germar Rudolf (6) (7) e Jean-Marie Boisdefeu [ .. ] i presunti "camini" , secondo il detenuto che pretende di aver fabbricato i relativi congegni metallici [ per l'introduzione del gas nelle camere n.d.m. ] [ .. ] la spiegazione fornita dagli autori di "Destinazione Auschwitz" non solo e' falsa, ma anche oltremodo ridicola [ .. ] in realta' [ .. ] non e' mai esistita alcuna apertura di introduzione per lo Zyklon B ! [ .. ] l'incompetenza degli autori traspare altrettanto chiaramente da altri commenti non meno risibili [ di seguito il commento incriminato ] "Queste immagini, riprese dal tetto di un vagone, costituiscono la prova visiva piu' sconvolgente dello sterminio" - Questo commento e' decisamente ridicolo "


Note


Come e' possibile constatare dalle note, l'approcio letterario di Carlo Mattogno ( i riferimenti arrivano sia da Wikipedia che da un sito decisamente revisionista ) e' a parer mio molto allineabile con quello del " complottista " [ con questo uso familiare del termine indico il complottista modello, colui che crede acriticamente ad ogni teoria del complotto, dal finto allunaggio alla morte di JFK, fino alle teorie sugli attentati del 9/11 ]  : le fonti che vengono citate provengono dal suo stesso " schieramento " , usa il metodo della derisione (- vedi sopra - " la spiegazione fornita dagli autori rivali sarebbe oltremodo ridicola " ) e spesso usa l'attacco ad personam per infierire suisuoi " avversari ", si spende di continuo nell'instillare il dubbio in colui che legge - , si aiuta con un uso " clinico " della punteggiatura, come di locuzioni di stupore, nei  confronti di parole chiave deformandone il significato per cucirne sopra uno nuovo   tramite l'uso continuo di supposizioni. Quando indica le sue fonti , nella migliore delle ipotesi un altro autore revisionista, allora ecco che il discorso riprende una certa sicurezza e autorevolezza che solo una lettura revisionista puo' conferire, ovvero come quando " Provan ha verificato e accettato" [ le teorie di altri due studiosi revisionisti ] .

Risulta abbastanza chiaro dove si voglia andare a parare con frasi come  " Sul soffitto della presunta "camera a gas".. non e' mai esistita alcuna apertura..per lo Zyklon B ",  e aggiungo ,  e' particolarmente facile [ per Mattogno ] arrivare a questa conclusione, visto in azione  l'impianto fideistico, apparentemente incrollabile, costruito in precedenza. Con gli stessi strumenti poi, Mattogno , affronta molti dei temi cari ai revisionisti, ora cresciuti e negazionisti, come  ricorda l'Institute for Historical Review (il quale sara' presentato meglio dopo),  temi a loro volta mutuati da Austin J. App (8), si tratta dei famosi "otto assiomi" (10), adottati ormai dal revisionismo odierno. Dal 1973, invariabilmente, vengono presentati cosi' :

1. La soluzione finale consisteva nell'emigrazione e non nello sterminio;


2. Non ci furono gassazioni


3. La maggior parte degli ebrei scomparsi emigrarono in america e in Unione Sovietica facendo perdere le loro tracce;


4. I pochi ebrei giustiziati dai nazisti erano criminali sovversivi [cosi' anche i bambini, ovviamente]


5. La comunita' ebraica mondiale perseguita chiunque voglia svolgere un lavoro di ricerca storica onesta attorno alla seconda guerra mondiale per timore che emerga la verita' dei fatti;


6. Non vi sono prove del genocidio;


7. L'onere della prova sta dalla parte degli "sterminazionisti" ;


8. Le contradizzini presenti nei calcoli demografici della storiografia ufficiale dimostrano con certezza il carattere menzognero delle loro tesi;



Note
(10) Valentina Pisanty, L'irritante questione delle camere a gas, Logica del negazionismo, pp 9-10,
       1998, Milano, Bompiani





































1 commento:

Anonimo ha detto...

"I pochi ebrei giustiziati dai nazisti erano criminali sovversivi [cosi' anche i bambini, ovviamente] "

ma tu sei malato proprio